Prosegue l’impegno della mensa Caritas a favore delle persone in difficoltà residenti sul territorio diocesano e nel distretto socio-sanitario di Fidenza. Nonostante il periodo critico dovuto alle conseguenze della pandemia, il numero degli accessi al servizio è rimasto abbastanza invariato: ogni giorno circa 25 persone possono beneficiare di un pasto caldo al tavolo e di un pasto da asporto. La rigidità delle temperature invernali ha richiesto numerosi sforzi volti a permettere agli ospiti di fermarsi nella sala della mensa e passare con serenità e al caldo un po’ di tempo della loro giornata. Tuttavia la normativa circa la necessità di certificato verde (green pass) per accedere al servizio non ha permesso di realizzare un’accoglienza rivolta a tutti i beneficiari; la garanzia del pasto quotidiano è stata però mantenuta grazie alla possibilità dei pasti da asporto.
A causa del numero sempre maggiore di pasti da asporto che viene confezionato quotidianamente, da tempo la Caritas diocesana ha deciso di utilizzare solo materiale completamente riciclabile o degradabile quasi nella sua interezza. Le uniche confezioni non biodegradabili ancora in circolo sono costituite dal sacchetto di carta che contiene il pane, dal tovagliolino e da eventuali cibi già confezionati, mentre le posate e le scatole per i cibi sono invece compostabili al 100%.
Per potenziare ulteriormente l’offerta e sostituire la plastica delle bottigliette dell’acqua si è perciò pensato di coinvolgere l’azienda Emiliambiente. La risposta è stata generosa ed immediata, grazie alla partecipazione del consiglio di amministrazione ed in particolare del suo presidente Adriano Fava. Mercoledì 23 febbraio è avvenuta la consegna di 150 borracce termiche da offrire a tutti coloro che nel prossimo futuro accederanno al servizio: questo permetterà loro di conservare l’acqua e di approvvigionarsi dalle fonti della città o direttamente presso la mensa stessa.
Già dal venerdì successivo è iniziata la distribuzione delle prime 20 borracce. Grande soddisfazione per gli ospiti, ma anche per i volontari e per gli operatori della mensa; oltre ad offrire un servizio esemplare di risposta al bisogno alimentare che colpisce anche il nostro territorio, la possibilità di farlo ad impatto zero è una testimonianza ulteriore di come l’aiuto verso il prossimo possa avvenire anche attraverso l’attenzione e la cura dell’ambiente. Un piccolo gesto che vuole essere un segno ispirato anche dalle esortazioni del Santo Padre nell’enciclica “Laudato sì”.